Conosco quello scoglio e conosco quel cielo, nubi grige che filtrano quel timido fascio di luce nel silenzio tumultuoso di quel mare in agonia,è stato un istante, frivolo e rapido, ma ricordo quell' attimo in cui due corpi si sono uniti rendendo banale la vastità del mare, tanto era profonda e completa la loro unione, e quei battiti di cuore tanto distanti e tanto diversi, danzare irridendo ciò che mai di più bello la natura avesse generato,e sulla melodia di quel sentimento, la mani gelide e tremanti accarezzare il caldo rosso di quelle labbra. Getta il tuo scoraggiamento,e non creare ombre più buie dei fondali di quel mare, cerca dentro quel luogo i sorrisi e non le lacrime, e vedrai che riuscirai a ritrovare quel timido fascio di luce che quel lontano giorno aveva suonato la melodia dei tuoi sentimenti, perché ogni artista sa, che chi ha abbracciato la musa del fato e pitturato sulla tela della propria vita la felicità di quelli istanti, sa che quel fuoco, per quanto piccolo, non svanirà mai e tornerà ad ardere e a bruciare quel silenzio delle onde che si scagliano sugli scogli, giacché in quel momento che quei 2 corpi erano diventati una cosa sola, non c'era nulla, non c'era nessuno, solo quella sensazione d'infinito riempirti dentro, e in un battito di ciglia tornerai a respirare quei colori che ti fanno sentir viva e dire:''sono felice''.
Scusa la poesia, mi è venuta spontanea vedendo il disegno, bel disegno comunque, dal tuo fan numero uno. :)
Conosco quello scoglio e conosco quel cielo, nubi grige che filtrano quel timido fascio di luce nel silenzio tumultuoso di quel mare in agonia,è stato un istante, frivolo e rapido, ma ricordo quell' attimo in cui due corpi si sono uniti rendendo banale la vastità del mare, tanto era profonda e completa la loro unione, e quei battiti di cuore tanto distanti e tanto diversi, danzare irridendo ciò che mai di più bello la natura avesse generato,e sulla melodia di quel sentimento, la mani gelide e tremanti accarezzare il caldo rosso di quelle labbra.
RispondiEliminaGetta il tuo scoraggiamento,e non creare ombre più buie dei fondali di quel mare, cerca dentro quel luogo i sorrisi e non le lacrime, e vedrai che riuscirai a ritrovare quel timido fascio di luce che quel lontano giorno aveva suonato la melodia dei tuoi sentimenti, perché ogni artista sa, che chi ha abbracciato la musa del fato e pitturato sulla tela della propria vita la felicità di quelli istanti, sa che quel fuoco, per quanto piccolo, non svanirà mai e tornerà ad ardere e a bruciare quel silenzio delle onde che si scagliano sugli scogli, giacché in quel momento che quei 2 corpi erano diventati una cosa sola, non c'era nulla, non c'era nessuno, solo quella sensazione d'infinito riempirti dentro, e in un battito di ciglia tornerai a respirare quei colori che ti fanno sentir viva e dire:''sono felice''.
Scusa la poesia, mi è venuta spontanea vedendo il disegno, bel disegno comunque, dal tuo fan numero uno. :)
non sapevo sapessi scrivere, comunque ti ringrazio!
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